UNA STRANA SOLIDARIETA'
Gianluca Marchi

Un commento sulla distribuzione dei fondi per la solidarietà alimentare recentemente decretata dal governo italiano
Qui pubblichiamo l'elenco delle somme che ciascuno dei circa ottomila comuni italiani riceveranno per la cosiddetta "solidarietà alimentare". Si tratta dei primi 400 milioni di euro stanziati dal governo per dare un sostegno ai singoli e alle famiglie che, per via dell'emergenza coronavirus, hanno perso il lavoro e quindi non hanno più i soldi per mangiare.

Il criterio non è solo quello del numero di abitanti, ma c'è una quota che dipende dalla collocazione geografica dei comuni stessi e che favorisce il Sud Italia e le Isole, secondo i criteri del fondo di solidarietà. Così succede che Alzano di Lombardia, comune della Provincia di Bergamo massacrato dal virus, con 13.665 abitanti (erano...) riceverà 72.392 euro, mentre Bellizzi, in provincia di Salerno, 13.546 abitanti , otterrà 125.446 euro.

Per capire meglio il meccanismo del fondo di solidarietà, posiamo fare questo esempio: un comune di 3400 abitanti della provincia di Como manda a Roma all'incirca 12 milioni all'anno di Irpef netta e riceve indietro 400 mila euro di trasferimenti, soldi coi quali deve gestire tutti i servizi di competenza comunale; un comune di analoghe dimensioni della provincia di Crotone invia a Roma ogni anno circa 4 milioni di Irpef netta e riceve indietro come trasferimenti 1.200.000 euro. La sostanza? Chi paga tre volte in più di Irpef riceve, in termini assoluti e non percentuali, tre volte in meno per assicurare ai cittadini teoricamente gli stessi servizi.

Questo avviene da decenni e comporta il fatto che la Lombardia si svena di oltre 50 miliardi di euro all'anno per alimentare il fondo di solidarietà, cioè soldi pagati dai lombardi sotto forma di Irpef e che non tornano in territorio lombardo sotto nessuna forma. Semplicemente se ne vanno senza ritorno. Senza essere egoisti, se il contributo della Lombardia al fondo di solidarietà diminuisse del 10% all'anno, la Regione e i Comuni lombardi avrebbero avuto a disposizione 5 miliardi all'anno in più dei propri soldi per dotarsi di tutto quanto oggi drammaticamente è venuto a mancare, a cominciare ad esempio dai posti letto di terapia intensiva. E non per l'emergenza, ma per sempre.

Gianluca Marchi



Elenco completo delle ripartizioni per comune

Comunicazione delle presidenza del consiglio dei ministri alla Conferenza delle Regioni

Alcuni casi esemplificativi:

Alzano Lombardo (BG) - 13.655 abitanti - Contributo di € 72.392
Bellizzi (SA) - 13.546 abitanti - Contributo € 125.446

Nembro (BG) - 11.526 abitanti - Contributo di € 63.992
S. Maria La Carità (NA) — 11.711 abitanti - Contributo di € 118.042

Zogno (BG) - 8883 abitanti - Contributo di € 49.721
Sant’Egidio del Monte Albino (SA) - 8908 abitanti - Contributo di € 83.603

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